In data 29 gennaio 2024 si è tenuta una giornata di studio finalizzata ad apprendere le buone pratiche tecniche, economiche e funzionali degli archivi.
Un convegno per il quale ringrazio dell’invito e dell’eccellente organizzazione Makros Italia e il comune di Ferrara.
Due le sessioni di lavoro, una storico-culturale e una scientifica.
Nella prima, moderata da Fabrizio Binacchi (Rai Vaticano), si è approfondita l’importanza della conservazione nella costruzione e nel mantenimento dell’identità collettiva.
In questa sessione, la prof.ssa Maria Giuseppina Muzzarelli, docente di storia medievale all’Universita’ di Bologna, ci ha parlato delle donne imprenditrici del Medioevo. Chi se la immagina Lucrezia Borgia ad avviare un’azienda di produzione di mozzarelle di bufala? Immobiliarista? Eppure lo era. Era una donna con grandi doti imprenditoriali e si è applicata nei più svariati settori. Eppure le aristocratiche del Medioevo nell’immaginario collettivo non si dedicavano alle imprese.
Nella seconda sessione, coordinata da Ilaria Vesentini (Il Sole 24 Ore) si sono affrontati temi di grande attualità, come il recupero della dispersione logistica, la limitazione dei processi di restauro, l’ottimizzazione dell’organizzazione degli ambienti, il risparmio di risorse, la fruibilità dei contenuti.
Sono tornata a casa con un arricchimento culturale significativo, che si tradurrà senza dubbio nel miglioramento e ammodernamento dell’archivio storico di Chioggia, ma anche nella sua valorizzazione all’esterno. Gli archivi ci aiutano a non essere superficiali. La mancanza di approfondimento è un problema per la nostra società. Una società mordi e fuggi. Che non assimila. Non impara dagli errori.
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